Una Gioconda tutta…pisana!

Una Gioconda tutta…pisana!

Una Gioconda tutta…pisana!

Due ricercatori francesi hanno finalmente riconosciuto qual è il luogo che fa da sfondo al sorriso più famoso del Mondo. Continua a leggere per scoprire di più!

Ti sei mai chiesto qual è il paesaggio raffigurato sullo sfondo della Gioconda? Sicuramente se lo sono domandato i numerosi scienziati e ricercatori che nel corso degli anni hanno studiato e cercato di capire quali siano i luoghi che si trovano proprio alle spalle della Monnalisa.

C’è chi dice che si tratti di Bobbio, un Comune della provincia di Piacenza, e chi invece pensa sia un paesaggio che noi di 2V Immobiliare conosciamo molto bene: quello dei Monti Pisani!

Gli studi di Cotte e Thieurmel

A sostenere quest’ultima tesi sono stati Pascal Cotte, ricercatore scientifico e direttore della Lumiere Technology, e Sylvain Thieurmel, ricercatore specializzato nella pittura e nella biografia di Leonardo da Vinci, durante la conferenza “La Gioconda svelata dalla scienza. Una nuova scoperta mondiale” tenutasi a Vinci lo scorso 3 Giugno.

Infatti, grazie alla completa digitalizzazione della Gioconda (realizzata nel 2004 dallo stesso Cotte) è stato possibile analizzare attentamente il paesaggio presente alle spalle di Lisa Gherardini, la protagonista del dipinto più famoso del Mondo, in modo da identificare eventuali somiglianze con alcune delle zone frequentate e menzionate dal pittore-scienziato.

Utilizzando la tecnica scientifica del Layer Amplification Method e la Telecamera Multispettrale, sono stati scandagliati tutti gli strati nascosti sotto la superficie del dipinto: ciò ha permesso non solo di ricostruire l’esatta cronologia con cui sono stati realizzati, ma anche di identificare ben altri tre ritratti della Gioconda.

Successivamente, confrontando tra loro delle mappe geografiche e due schizzi con la sanguigna realizzati dallo stesso Da Vinci, è stato possibile identificare proprio il paesaggio dei Monti Pisani, la Torre di Caprona, Calci, Vicopisano e anche Cascina.

Le ricerche effettuate sul posto dallo stesso Thieurmel ne danno conferma: molto probabilmente l’artista si era recato in queste zone della Toscana nel 1503 per osservare e studiare la deviazione del corso dell’Arno per conto dei fiorentini, all’epoca in guerra con i pisani. Sembra quindi che Leonardo da Vinci, affascinato dalle linee e dai colori di questo territorio, abbia deciso di raffigurare questa zona nel suo dipinto più famoso.

Inoltre, nel corso di una delle sue esplorazioni, Thieurmel ha ritrovato anche una grotta nei pressi di Uliveto Terme che ricorda moltissimo quella riprodotta nel dipinto ad olio “Vergine delle Rocce”: un’ulteriore conferma dell’influenza che questo territorio ha avuto sull’artista toscano.

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Veronica Giuntini

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