Mutuo casa: quale durata scegliere?

Mutuo casa: quale durata scegliere?

Mutuo casa: quale durata scegliere?

Quando si accende un mutuo per comprare casa, è necessario valutare bene le condizioni proposte dalla banca e scegliere la soluzione per noi più conveniente.

Non si tratta solo di decidere il tasso, se fisso o variabile, ma anche l'importo e la durata del finanziamento.

In particolare il nostro articolo è dedicato a quest'ultimo aspetto, allo scopo di dare indicazioni a chi è indeciso su quale sia la durata del mutuo più vantaggiosa.

Il mutuo è un contratto che coinvolge due parti: la prima si impegna ad erogare una certa quantità di denaro, mentre la seconda si impegna a restituirla.

Nella maggior parte dei casi la parte che presta tale somma di denaro è la banca, mentre la parte che si impegna a restituirlo, con l’aggiunta di determinati interessi, sono le persone che desiderano comprare casa o ristrutturarla.

Normalmente l’importo del mutuo non eccede l’80% del valore dell’immobile; in alcuni casi, in presenza di maggiori garanzie, la banca può erogare un importo superiore.

In genere il mutuo non supera i 30 anni ma, specialmente se il richiedente è giovane, alcuni istituti di credito propongono durate che vanno anche oltre questo limite.

In ogni caso, un mutuo non può durare meno di 5 anni.

La durata del mutuo è una decisione che pesa non poco sul bilancio familiare, pertanto deve essere presa con la dovuta attenzione.

In generale, diciamo che:

  • chi sceglie mutui a breve termine risparmia sugli interessi, ma è tenuto a versare una rata mensile più alta;
  • chi estingue il mutuo in un arco di tempo maggiore sfrutta rate ridotte, ma alla fine si troverà ad aver pagato maggiori interessi.

Qual è la soluzione perfetta?

Stando ai dati più recenti, chi ha presentato domanda di finanziamento in questa prima parte del 2019 ha scelto il tasso fisso e ha puntato ad un piano di ammortamento in 22 anni.

Naturalmente non c'è una durata giusta per tutti; la soluzione è scegliere la durata del mutuo che consente di pagare le rate con il minimo sforzo possibile e con un piano di rimborso mensile, trimestrale o semestrale scelto in base al flusso delle entrate.

Se in famiglia sono presenti due o più stipendi fissi derivanti da lavoro con contratto a tempo indeterminato, il pagamento della rata mensile è l’ideale.

Viceversa se le entrate sono cospicue ma a flussi irregolari (come può accadere ai liberi professionisti) è preferibile optare per il pagamento semestrale.

Ovviamente la scelta è soggettiva, varia in base alle esigenze specifiche di ogni famiglia.

Quindi la prima cosa da fare è tenere conto delle entrate, delle spese da affrontare e della propria capacità di ammortizzarle.

Ricorda che anche se apparentemente la rata più leggera sembra la soluzione più sostenibile, non è solo l'importo in sé a determinare la convenienza del mutuo.

Infatti, come abbiamo detto, per avere rate basse è indispensabile distribuire la durata del rimborso del finanziamento in più anni, cosa che porta a dover pagare maggiori interessi e non solo: un finanziamento lungo per la pianificazione familiare vuol dire avere un'esposizione all'indebitamento più forte, e nel tempo le cose possono cambiare, in positivo così come in negativo.

Quali sono le strategie per tutelarsi?

L'importante è tutelarsi, magari verificando già dall'inizio che il mutuo che stai per sottoscrivere abbia una buona flessibilità, ossia ti offra la possibilità di avere, durante la vita del prestito, delle finestre per poter rivedere con la tua banca il tasso, la durata, o le condizioni.

Di solito ci sono delle finestre ogni 3 e 5 anni che ti permettono di riconsiderare la posizione che hai assunto nel tuo finanziamento.

Va in questa direzione di "flessibilità" anche l'estinzione anticipata qualora, in seguito ad un miglioramento della tua situazione lavorativa o ad un'entrata economica, le tue condizioni economiche ti permettano per estinguere il mutuo prima del tempo e liberarti del tuo debito con la banca. Prima di decidere di chiudere anticipatamente il prestito della casa, bisogna comunque fare attenzione che da contratto non siano previste delle penali.

Viceversa, in caso di difficoltà a sostenere regolarmente il peso delle rate, potrai parlare con la banca e ricorrere alla rinegoziazione del mutuo o, eventualmente, alla surroga se un altro istituto di credito si rende disposto ad offrire condizioni più favorevoli.

Qualunque sia la tua situazione, mai impegnarsi nell'accensione di un mutuo se non si è presumibilmente in grado di onorare il pagamento.

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Veronica Giuntini

Titolare dell'Agenzia Immobiliare 2V