Superbonus 110%: quali sono i 3 lavori agevolati?

Superbonus 110%: quali sono i 3 lavori agevolati?

Superbonus 110%: quali sono i 3 lavori agevolati?

Tra le novità più interessanti introdotte dal decreto Rilancio c'è il Superbonus al 110% su alcuni interventi di ristrutturazione della casa.

Aspettando il decreto attuativo della norma, vediamo quali sono i tre interventi cosiddetti "trainanti" del nuovo incentivo.

1.Il cappotto termico.

Il primo intervento ammesso riguarda l’isolamento termico delle superfici orizzontali e verticali dell'involucro dell'edificio, ovvero la realizzazione del cappotto termico.

I lavori devono incidere complessivamente almeno per il 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio e la cifra massima detraibile è di 60.000 euro, valore che va moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di cui l’edificio si compone.

 I materiali isolanti utilizzati dovranno rispettare i requisiti previsti dal decreto Ambiente dell’ottobre 2017.

2.Interventi sulle parti comuni degli edifici.

Il secondo intervento trainante riguarda la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale tradizionali esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A, a pompa di calore in condominio.

Anche in questo caso viene stabilita una soglia massima, una cifra pari a 30.000 euro per ogni unità immobiliare dell'edificio e il bonus è riconosciuto anche per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito.

3.Interventi in edifici unifamiliari.

Il terzo tipo di intervento riguarda la sostituzione della vecchia caldaia con l’installazione di impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici, in edifici unifamiliari.

La spesa massima è di 30.000 euro ed è riconosciuta anche per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito.

Requisiti e altri interventi.

Condizione indispensabile per avere accesso al beneficio è che con i lavori la classe energetica dell'edificio aumenti di almeno 2 classi.

Quindi in generale il Superbonus al 110% tende a favorire tutti quegli interventi volti a garantire un'elevata efficienza.

Come di certo saprai esiste già un incentivo che consente di portare in detrazione piccoli e grandi opere volte al risparmio energetico: l'Ecobonus, che permette di beneficiare di uno sconto Irpef del 50-65% a seconda della tipologia d'intervento, recuperabile nell'arco di 10 anni tramite la dichiarazione dei redditi.

Ma attenzione: tutti i lavori che rientrano nell'Ecobonus, se contribuiscono ad elevare l'efficienza dell'edificio delle 2 classi e sono associati ad almeno uno dei tre interventi di potenziamento energetico trainanti, aumentano la loro percentuale di sconto al 110% e accorciano i tempi di "recupero" del bonus: infatti, a differenza dell'Ecobonus, il Superbonus viene scalato dalle tasse in soli 5 anni.

Gli interventi cosiddetti trainanti portano al 110% lo sgravio dei lavori previsti dall'Ecobonus ordinario, ma anche:

  • il montaggio di pannelli solari;
  • il montaggio di accumulatori di energia collegati ai pannelli solari;
  • la realizzazione delle colonnine per caricare le batterie delle auto elettriche.

Il nuovo Superbonus si può applicare alle spese che il contribuente ha sostenuto per la prima casa (o per la seconda casa a patto che si trovi in condominio) dall’1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021, anche se è probabile che ci sarà un ampliamento della platea dei beneficiari (che dovrebbero includere le seconde case e le strutture turistiche), oltre a una proroga fino al 2022.

► I singoli appartamenti di un condominio possono usufruire del Superbonus?

No, se i lavori non interessano l'intero condominio e se, nel caso del cappotto termico, non interessano almeno il 25% dell'involucro totale dell'edificio.

► Si può beneficiare del Superbonus per lavori già iniziati?

Sì, se la spesa non è stata ancora sostenuta. Infatti il decreto legge parla di "spese documentate e rimaste a carico del contribuente", dunque il legislatore implicitamente ha ammesso l’applicazione delle nuove misure anche per opere in corso di esecuzione, purché la relativa spesa (o parte di essa) sia sostenuta dopo l'1 luglio 2020 per poter fruire della maggior agevolazione.

Perciò vale il principio di cassa: non conta la data di inizio dei lavori, ma la data del pagamento.

► È vero che il Superbonus permette di ristrutturare casa "gratis"?

Per i lavori agevolati sì, se si scelgono lo sconto in fattura e la cessione del credito come modalità di fruizione del beneficio.

Infatti in alternativa alla detrazione tradizionale è possibile cedere il credito maturato a intermediari finanziari o alla stessa impresa che ha realizzato i lavori, che lo incasserà dal fisco, in cambio di uno sconto immediato.

Sul tema ci sono già diverse “correzioni” in corso e dovremo attendere le linee guida dell'Agenzia delle Entrate per saperne di più.

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A presto,

Veronica Giuntini