I bonus 2018 per recuperare le spese di ristrutturazione edilizia

I bonus 2018 per recuperare le spese di ristrutturazione edilizia

I bonus 2018 per recuperare le spese di ristrutturazione edilizia

L’Agenzia 2V Immobiliare di Cascina vi spiega tutti i dettagli della normativa sull’agevolazione fiscale per interventi di ristrutturazione edilizia previsti per il 2018, tra bonus confermati e nuovi benefici fiscali.

Anche quest’anno il denaro investito nella ristrutturazione della casa potrà essere parzialmente recuperato grazie ai vari incentivi previsti dall’ultima Legge di Bilancio.

Questa prevede una detrazione dalle tasse (in percentuale variabile a seconda del tipo di bonus), solitamente distribuita nell’arco di 10 anni.

Chi ha diritto alla detrazione?

In base alla normativa riguardante l’agevolazione fiscale sugli interventi di ristrutturazione edilizia pubblicata dall’Agenzia delle Entrate, possono richiedere i bonus non soltanto i proprietari o i titolari di diritti reali sugli immobili per i quali si effettuano i lavori e che ne sostengono le spese, ma anche l’inquilino o il comodatario.

Nel dettaglio, hanno diritto alla detrazione:

  • proprietari;
  • titolari di un diritto reale di godimento;
  • inquilini o comodatari;
  • soci di cooperative divise e indivise;
  • soci di società semplici;
  • imprenditori individuali, solamente per immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce;
  • familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado);
  • coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
  • convivente more uxorio per le spese sostenute dal 1 gennaio 2016.

Gli ultimi tre casi avranno diritto alla detrazione purchè sostengano le spese dei lavori; dovranno risultare quindi intestatari di bonifici e fatture.

Inoltre è da precisare che la condizione di convivente o comodatario deve sussistere al momento dell’invio della comunicazione di inizio lavori.

Chi acquista un immobile sul quale siano stati fatti dei lavori che beneficiano del rimborso, vedrà trasferire automaticamente sulle sue tasse le detrazioni delle quote residue del bonus, a meno che al momento del contratto preliminare di vendita (compromesso) non sia stato preso un accordo diverso tra le parti.

Anche coloro che eseguono i lavori in proprio possono richiedere la detrazione fiscale, ma solo per le spese di acquisto dei materiali impiegati.

Quali sono i bonus confermati?

Ristrutturazione.

L’incentivo per ristrutturazioni edilizie è stato confermato al 50%, per un tetto massimo di spesa ammesso a detrazione di 96mila euro.

Gli interventi che rientrano in questa categoria e godono della detrazione sono davvero molti; essi comprendono opere di manutenzione ordinaria e straordinaria, ricostruzione, risanamento o restauro di parti comuni di edifici residenziali o di singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale e sulle loro pertinenze.

Tra queste spese sono ammessi anche i lavori necessari per la ricostruzione di immobili danneggiati o distrutti da eventi calamitosi, interventi di bonifica dall’amianto e opere per la sicurezza domestica (come ad esempio installazione di apparecchi di rilevazione di gas o la sostituzione di tubi rovinati).

Inoltre sono inclusi l’abbattimento delle barriere architettoniche, in modo da favorire l’eliminazione di ostacoli che rendono difficoltosi gli spostamenti di persone con limitata capacità motoria, l’installazione di ascensori e l’adozione di misure finalizzate alla sicurezza della casa e dei suoi abitanti (telecamere, sistemi d’allarme, grate, porte blindate, ecc.).

Il bonus ristrutturazione può essere richiesto anche se il contribuente ha pagato i lavori con un finanziamento, basterà che la società finanziaria interessata paghi tramite bonifico e indichi il codice fiscale del soggetto per il quale sta pagando. Il titolare del finanziamento dovrà conservare nella documentazione la ricevuta del bonifico.

L’incentivo per ristrutturazioni edilizie non è cumulabile con l’Ecobonus, che prevede una detrazione del 65%.

Ecobonus.

Col termine “Ecobonus” si indicano gli interventi effettuati per il conseguimento di risparmio energetico, mirati a migliorare le prestazioni e ridurre gli sprechi di energia. Ad esempio l’installazione di:

  • pannelli solari,
  • cappotti termici,
  • climatizzatori ad alta efficienza energetica,
  • dispositivi multimediali per il controllo da remoto di impianti di riscaldamento.

Questi lavori potranno beneficiare di una detrazione del 65% su un tetto massimo di spesa che varia da 60mila euro per i pannelli solari a 100mila euro per l’opera di riqualificazione energetica globale.

Elettrodomestici e mobili.

Inizialmente in vigore solo fino alla fine del 2017, questo bonus è stato confermato anche per il 2018.

Esso prevede una detrazione al 50% con tetto massimo di spesa fissato a 10mila euro per l’acquisto di mobili, grandi elettrodomestici ad alta efficienza energetica (classe A+) e forni di classe A. La spesa deve essere stata effettuata in concomitanza con ristrutturazioni.

Sismabonus.

Confermato sia per i condomini che per le case singole, questo incentivo è valido per tutti i lavori di riduzione del rischio sismico.

La detrazione di base è del 50% con tetto massimo di spesa pari a 96mila euro, ma aumenta se l’intervento consente di scalare una o più classi di rischio. Scalando una classe si può salire al 70%, scalandone due o più si raggiunge addirittura l’80%.

In questi ultimi due casi la detrazione non sarà valida per 10 anni, ma per 5.

L’Agenzia 2V Immobiliare vi presenta i nuovi bonus!

Condomini eco-sisma.

Per i condomini situati in zone a rischio sismico elevato è previsto un maxi-sconto fiscale per lavori di riduzione del rischio sismico effettuati contestualmente a interventi che migliorino l’efficienza su parti comuni dell’edificio.

In Toscana sono escluse da questo bonus soltanto poche aree: alcuni Comuni costieri della provincia di Livorno, di Grosseto e le isole.

Il tetto massimo di spesa ammesso è di 136mila euro;la detrazione è dell’80% se si scala una classe di rischio, mentre sale all’85% scalandone due o più.

Bonus giardini.

Chiamato anche green bonus, si tratta di un incentivo relativo al rinverdimento di tetti, balconi, aree scoperte private, realizzazione di giardini pensili, impianti di irrigazione e pozzi.

La detrazione è fissata al 36% e la spesa massima ammessa è di 5mila euro.

Cessione credito.

Con il 2018 si estende anche ai lavori per le singole abitazioni questo provvedimento che, fino allo scorso anno, era valido esclusivamente per gli interventi sui condomini.

La Cessione del credito di imposta consiste nella cessione della quota di tasse ammesse a detrazione sulla base dei lavori di efficientamento energetico a fornitori, a privati, a banche (solo nel caso di persone che abbiano un reddito annuo inferiore a 8mila euro), con recupero immediato dei soldi.

Detrazioni ridotte.

La Legge di Bilancio 2018 ha cancellato gli incentivi per l’installazione di caldaie meno efficienti, escludendo così dal beneficio gli impianti con classe energetica bassa.

Inoltre le detrazioni per le caldaie in classe A sono ridotte dal 65% al 50% con tetto massimo di spesa di 30mila euro in dieci anni; l’incentivo sale al 65% se vengono installati sistemi di termoregolazione evoluti.

Sono state ridotte anche le percentuali di detrazione per la sostituzione di infissi, calate dal 65% al 50%. Resta invariato il tetto di spesa, fermo a 60mila euro.

Il bonus ha subito questo taglio perchè gli interventi sugli infissi non sono più considerati radicati sull’edificio.

Per avere ulteriori chiarimenti contattate l’Agenzia 2V Immobiliare!

Saremo lieti di mettere la nostra esperienza a vostro servizio.