Gli acquirenti stranieri a caccia di proprietà nei piccoli borghi antichi d’Italia.

Gli acquirenti stranieri a caccia di proprietà nei piccoli borghi antichi d’Italia.

Gli acquirenti stranieri a caccia di proprietà nei piccoli borghi antichi d’Italia.

L’Italia è l’insieme di tante meraviglie in poche centinaia di chilometri. Per questo il nostro Paese è una delle mete preferite dai turisti stranieri, che spesso comprano qui delle proprietà immobiliari per potervi trascorrere lunghi soggiorni. I luoghi preferiti negli ultimi anni? I piccoli borghi antichi.

Che l’Italia sia una delle mete preferite dai turisti è un dato di fatto. Il nostro Paese attira ogni anno moltissimi visitatori (e non solo nei mesi estivi), calamitati dall’immenso patrimonio artistico e culturale che ci troviamo tra le mani. Città straordinarie e paesaggi ineguagliabili caratterizzano tutto lo stivale.

Mentre fino a qualche tempo fa il turismo si concentrava soprattutto nelle grandi città d’arte, oggi si percepisce un forte aumento dei turisti che preferiscono andare alla ricerca di piccoli borghi e realtà più caratteristiche, per scoprire un’Italia ancora poco conosciuta ai più.

Il paesaggio italiano è disseminato di piccoli e antichi borghi, molti dei quali vissuti e ristrutturati, altri quasi disabitati. Infatti molti insediamenti (si stima circa 5mila) risalenti al Medioevo nel tempo si sono svuotati diventando praticamente dei paesi fantasma. La maggior parte di essi si trova al Sud, in Basilicata e in Puglia, ma se ne trovano anche nelle Marche, in Toscana e in Liguria.

Questi piccoli borghi esercitano un fascino eccezionale sugli acquirenti stranieri, spesso disposti ad investire una vera fortuna per comprare un immobile in queste zone.

Poco importa che ci siano lavori da fare per sistemare la casa, che i servizi siano piuttosto fuorimano, che comprare casa in questi borghi possa costare più del doppio della media nazionale. Vivere in un’abitazione storica di ambientazione unica è un richiamo irresistibile… per chi può permetterselo, ovviamente. Infatti si tratta di un mercato estremamente di nicchia, dato che recuperare un borgo può costare da 3 a 30 milioni di euro.

Insomma, piccoli gioielli che conservano le memorie di una storia antica, conquistando turisti e acquirenti stranieri che nel nostro Paese sognano di trascorrere lunghe vacanze o addirittura l’età della pensione.

Oltre a borghi abbandonati, il nostro territorio offre molti antichi borghi ancora abitati, in cui l’acquisto immobiliare è decisamente più accessibile.

Nella nostra zona Vicopisano ne è l’esempio più bello.

Vicopisano.

Vicopisano è un piccolo comune medievale che sorge sulla sommità di un colle, situato tra i Monti Pisani e il fiume Arno. Probabilmente già abitato in epoca etrusca, oggi conta poco più di 8.500 abitanti ed è caratterizzato da alcune piccole frazioni che si incontrano percorrendo il Lungomonte pisano in direzione di Pisa. Questi insediamenti durante il Medioevo ebbero tutti una particolare importanza per la vita politica ed economica di Pisa; furono punti di difesa militare del territorio e centri di proprietà fondiaria per le famiglie più in vista dell’aristocrazia pisana. Si tratta delle frazioni di San Giovanni alla Vena, Cucigliana, Lugnano, Noce, Caprona.

Vicopisano, nonostante le sue piccole dimensioni, possiede un patrimonio di monumenti medievali notevole, composto da ben 12 torri dell’XI-XV secolo, due palazzi medievali del XII secolo, una rocca medievale progettata dal Brunelleschi, una chiesa romanica anch’essa del XII secolo alla quale si deve aggiungere quella di S. Jacopo in Lupeta nelle immediate vicinanze.

Un borgo ricco di monumenti e paesaggi che fanno respirare ai visitatori un’atmosfera antica. L’epoca medievale rivive soprattutto nella consueta festa di rievocazione storica che si tiene ogni anno il primo fine settimana di Settembre.

La Festa Medievale di Vicopisano è un evento molto atteso, merito dell’efficace ricostruzione dell’ambiente medievale messa in atto dagli organizzatori e dai partecipanti.

Lungo le strade e negli angoli più caratteristici si possono trovare taverne che offrono pietanze tipiche del passato, cucinate secondo ricette dell’epoca e consumate seguendo il galateo del periodo, cioè senza le forchette e seguendo un ordine di portata diverso da quello attuale.

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