Animali in condominio: diritti e doveri del proprietario.

Animali in condominio: diritti e doveri del proprietario.

Animali in condominio: diritti e doveri del proprietario.

Se hai un animale domestico e vivi in un appartamento, di certo sai già quante difficoltà comporta gestire il tuo amico a quattro zampe, soprattutto se nel tuo contesto condominiale qualche residente si dimostra infastidito dalla sua presenza. Ecco cosa stabilisce la legge sulla detenzione di animali e quali sono gli obblighi per i proprietari.

Quando si tratta di condividere e di usufruire degli spazi comuni, la convivenza tra animali e condòmini può essere oggetto di discussioni , tanto che in passato spesso sono nate vere e proprie guerriglie.

Per fare chiarezza su questo argomento, sono state introdotte normative che dovrebbero aiutare (si spera!) a vivere in armonia. Avere chiari diritti e doveri in merito è essenziale in un Paese come l’Italia, dove la presenza degli animali da compagnia è in costante crescita: attualmente sono circa 60.5 milioni quelli che vivono all’interno di condomini, di cui la maggioranza (55.6%) sono cani.

Diritti…

Non tutti sanno che la Legge 220/2012 del Codice Civile, con l’introduzione dell’articolo 16 il 18 giugno 2013, sancisce la liberalizzazione degli animali nel condominio; cosa significa? Significa che nessuno può impedire la permanenza di animali in appartamento, neanche tramite il regolamento condominiale.

Infatti in passato era una pratica frequente vietare l’ingresso di animali da compagnia nei condomini attraverso appositi regolamenti; a questo proposito è bene specificare che la legge 220/2012, per quanto stabilisca il diritto in ogni condomino di tenere un animale, non può modificare accordi già presi in precedenza. In pratica se il regolamento condominiale vietava la permanenza di animali in appartamento già da prima del 18 giugno 2013, allora il divieto non potrà essere annullato in nessun modo.

Questo accade perché la legge ha efficacia a partire dalla sua entrata in vigore e non può essere applicata ai regolamenti condominiali approvati precedentemente.

ATTENZIONE: La situazione è diversa se vivi in una casa in affitto. In questo caso, trattandosi di un contratto di natura privata, nel contratto di locazione il locatario può inserire una clausola di divieto alla detenzione di animale da compagnia nell’appartamento di sua proprietà. Una volta sottoscritto, l’atto diventa vincolante.

Quindi se stai per prendere in affitto un appartamento, fai bene attenzione a tutte le condizioni inserite nel contratto prima di firmare; se hai bisogno della consulenza di un professionista per chiarirti le idee, contatta l’Agenzia 2V Immobiliare! Saremo lieti di darti una mano.

…e doveri

Come abbiamo accennato, accanto al divieto di impedire la presenza degli animali domestici negli appartamenti, ci sono anche norme per la coesistenza civile, che impongono, oltre ai diritti, anche obblighi e doveri per i possessori di animali domestici: il fatto che esista il diritto di avere in appartamento cani, gatti e altri animali da compagnia non significa infatti che i proprietari non debbano rispettare alcune regole, che possiamo riassumere così:

  1. se l’animale danneggia o distrugge beni altrui, il proprietario è considerato responsabile
  2. l’animale (in particolare il cane) non deve essere lasciato libero nelle parti comuni e, nelle aree in cui può incontrare altre persone, è necessario che il padrone abbia con sé guinzaglio e museruola da applicare qualora ce ne fosse il bisogno
  3. l’animale non deve emanare odori sgradevoli o fare rumori molesti di notte e di giorno;
  4. il regolamento condominiale non può togliere il diritto a tenere animali in casa, ma può limitarlo per ragioni igienico-sanitarie, ad esempio indicando il numero massimo di animali che possono avere accesso ad ogni abitazione; questo a tutela non solo dei condòmini, ma prima di tutto dell’animale stesso.

Raccontaci la tua esperienza con gli animali in condominio in un commento! Siamo curiosi di conoscere la tua storia…